Nelle relazioni interpersonali, spesso si ha la sensazione di sentirsi poco

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apprezzati, ma è’ sempre possibile imparare a farsi apprezzare e costruire con gli altri delle relazioni più soddisfacenti.

Quante volte abbiamo pensato “dopo tutto quello che ho fatto, mi tratta così, non mi sento apprezzato”. Questo perché, spesso, si è troppo concentrati a pensare più a noi stessi che agli altri, fa parte della natura umana la volontà di agire solo per sentire frasi come: “sei stato bravo”, “come avrei fatto senza di te”, piuttosto che apprezzare quello che gli altri danno in cambio, con la conseguente inevitabile sensazione di frustrazione. Alcune persone hanno nei confronti degli altri un atteggiamento di “do ut des”, tendono, cioè, a contabilizzare quello che danno e ricevono nelle loro relazioni. Si prodigano volentieri ma in cambio si aspettano che il beneficiario delle loro attenzioni restituisca loro il favore, e se questo non avviene, si sentono delusi e poco apprezzati.

Ma per evitare di costruire rapporti poco appaganti e sentirsi poco apprezzati è indispensabile imparare ad apprezzare quello che stiamo ricevendo ed ad operare per gli altri per il gusto di farlo e non per ricevere una gratificazione in cambio.

Sarebbe utile ridurre le aspettative e non misurare sempre tutto quello che gli altri dicono o fanno, evitare di dare peso se una certa frase o parola non è stata detta come l’avremmo detta noi, ognuno gratifica a modo proprio. Sottolineare in continuazione l’egoismo o la pigrizia dell’altro non lo spingerà a dare di più, ma a dare sempre di meno. Infatti, l’altra persona, sentendosi criticata e messa in discussione, smetterà di fare anche quel poco che fa, invece mostrando di apprezzare quello che l’altra persona fa per noi, la motiveremo da dare di più.

Spesso è proprio la paura di non ricevere abbastanza nei rapporti con gli altri che impedisce di ricevere di più. Se si ritiene di dare di più o troppo, non colpevolizzare l’altro ma chiedersi perché lo si fa. Dare troppo è un problema che riguarda chi dà, non chi riceve. In genere questa frustazione è avvertita da chi ha un grandissimo bisogno d’amore ed è disposto a fare di tutto per accattivarsi le simpatie dell’altro, per insicurezza. Il dare compulsivo nasconde in realtà una forte richiesta di attenzione e di affetto, con il rischio che gli altri lo avvertono inconsciamente e provano disagio perché si sentono in debito e obbligati a ricambiare e a dare più di quanto non farebbero normalmente. Per rafforzare la propria autostima e, quindi, sentirsi apprezzati è sempre e comunque indispensabile essere se stessi, costruire rapporti sinceri e chiari e vivere coscientemente i propri pregi e difetti.

Di LaDea

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