Il diavolo veste Prada è un romanzo scritto da Lauren Weisberger.

Andrea Sasch è una ragazza di 23 anni. E’ fidanzata con Nate, un ragazzo dolce ed affettuoso. I suoi famigliari la sostengono in ogni cosa, insieme alla sua migliore amica, Lily.

Un giorno chiede la possibilità alla famosissima ed importantissima redazione di Runway un colloquio di lavoro. Ella viene inaspettatamente assunta come assistente della direttrice Miranda Priestly, direttrice della rivista.

Le sembrava un lavoro semplice, senza troppa fatica ma non sapeva cosa in realtà doveva subire. Miranda le dava sempre ordini, la chiamava a qualunque ora, giorno e notte e non le dava mai tregua. Era una donna severa ed autoritaria.

Ormai allo scadere dell’anno la sorte vuole che Andrea accompagni Miranda ad una sfilata di moda a Parigi. Ella accetta, consapevole che tra due giorni il contratto di lavoro si concludeva. Ma non fu tutto così facile: i suoi genitori le dissero che Lily fece un incidente ed era in coma. Andrea non sapeva cosa fare, fino a che non prese una decisione: resta a Parigi e quando torna a casa, la passa a trovare in ospedale. Quando lo racconta a Miranda, quest’ultima le fa i complimenti e le dice che anche lei avrebbe fatto così. Andrea, non volendo diventare come lei, lascia Parigi e torna dalla sua amica.

Finalmente è tutto finito, Lily è guarita ed Andrea lavora come scrittrice per una rivista più o meno famosa.

Su questo libro è basato un film, anch’esso intitolato “Il diavolo veste Prada”.

La protagonista appare sciocca e con scarsissima personalità. I personaggi di contorno sono inconsistenti ed evanescenti come nuvolette. Lily, l’unico personaggio che destava un minimo di interesse, avrebbe meritato un maggior approfondimento. L’intero libro è costituito da due noiosissimi elenchi: uno di sciocche e assurde incombenze quotidiane e l’altro di firme d’alta moda che, onestamente, non sentivo il bisogno di trovare nominate centinaia di volte in un romanzo.

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