Come dice un grande rappresentante della moda “La moda passa, lo stile resta” (Coco Chanel), quindi si può essere ben vestiti, ma non necessariamente eleganti. L’eleganza ha dei codici ricoscibili .
L’eleganza non è appariscente, non è un accumulo di orpelli e di esibizionismi. È stile, consapevolezza, misura. Un’equilibrata mescolanza di istintivo buon gusto e di scelte precise, di cura e minuziosa attenzione a ogni dettaglio. Tutte le donne aspirano ad essere eleganti e, comprano tonnellate di abiti, borse, scarpe rigorosamente glamour e griffate, le abbinano anche bene, a volte in maniera troppo banale e piccolo borghese come la borsa dello stesso colore del cappotto o abbinata alle scarpe, old style, ma non sono affatto eleganti. Poi arriva a una cena una donna con un pantalone nero e una camicia di seta bianca, un classico perfetto, e la noti. È elegante nel suo incedere quasi regale. È chiaramente una donna speciale, elegante, e non è l’abito a renderla tale. È lei. Non è l’abito a renderti elegante, non sono i ricami e l’opulenza degli accessori, perché l’eleganza è sobria e la sobrietà è elegante. Possono essere, quando è il caso, seducenti e maliziose. C’è più fascino nella semplicità che in ogni sfacciata esibizione. L’eleganza, la semplicità, la sobrietà sono arti che possiamo apprendere e coltivare, per renderci più gradevoli agli altri e per sentirci meglio con noi stessi.
Avere personalità aiuta nel trovare un proprio stile e sembrare anche eleganti agli occhi di tutti. L’importante è sempre trovare un modo personale di indossare gli abiti e sapersi muovere senza essere ingombrante e fastidioso. In più eleganza significa alleggerire, semplificare, rinunciare al troppo e inutile. Non mescolate mille colori, non esagerate con il trucco e
la pettinatura, non addobbarsi di accessori e gioielli come un albero di Natale. La vostra personalità deve trasparire e non essere soffocata da orpelli e stravaganze.