Copertina del libro incriminato:

Dopo essermi sentita in dovere di leggere questo “prodigio” della letteratura mondiale dalla ModaStephanieMeyer che impazza ovunque, in alcuni casi accantonando il MorboMoccia, mi son resa conto che la crociata contro l’intelligenza umana continua.

Ma procediamo per gradi, partiamo da quanto Bella sia petulante dall’inizio alla fine della narrazione fino alla nausea e allo sfinimento di chi ha deciso di ascoltare le sue manfrine. Bella, appena giunta a Forks è alle prese con nuova scuola e nuovi compagni, ed è tutto ok fino a quando non entra in scena LUI: Edward Cullen, che a quanto pare è la creatura più bella, sexy, intelligente, furba, veloce, forte, sdolcinata, cool, saggia, misteriosa, telepatica, intrigante, nonché perfetta dell’universo. Per aggiungere originalità al mix la Meyer ha deciso di dargli il dono di leggere nel pensiero di tutti tranne che in quello di Bella. Ogni sguardo (e sono tanti) suscita una riconferma della sua perfezione in generale, delle labbra anch’esse ovviamente perfette, della voce vellutata, di quanto sia cool vestito così (e chissà senza vestiti… ma ho come l’impressione che verrà svelato nel seguito…), la pelle diafana, la forza che sembra avere e il fascino sprigionato in ogni movimento, sia esso volontario o causato da un alito di vento. Last but not least, questo fantastico sorriso un po’ storto che la perseguita e che viene pedissequamente registrato ogni 2 minuti senza mai cambiare aggettivo o cercare di dargli un’espressione un po’ diversa, almeno ogni tanto. Bella, totalmente ordinaria e insicura, è invece il classico personaggio creato ad hoc per permettere la massima identificazione di lettrici giovani, insoddisfatte e che in fondo (o anche in superficie) si sentono un po’ sfigatelle, sono in genere fragili e con poca autostima e possono quindi riversare tutte le proprie speranze in questo “grande amore impossibile”. Insomma, delle psicolabili. Bel target pensato dalla Meyer, no?

Ma andiamo avanti: Bella è oggettivamente svenevole (anche concretamente, è un po’ come Dante, se ogni tanto non sviene non siamo felici), non solo quando agisce, ma anche e soprattutto quando pensa; come se questo non bastasse, in certi momenti Bella è anche completamente stupida. Per esempio, quando arriva il cattivone della storia, il Clan Cullen si schiera in sua difesa ed attraverso il bosco devono allontanarsi da questo cacciatore che se la vuole mangiare( Ok, finalmente, forse e con un po’ di fortuna, entra un briciolo di azione in questo mortorio) e lei invece di ringraziare cosa fa ? Prima di tutto non capisce nulla e chiede perché la stiano portando dalla parte opposta e quando glielo dicono è perplessa e si fa portare comunque a casa sua dove si svolge una scena patetica con il padre che sembra più un manichino che un genitore. Altro momento dove Bella sfoggia tutta la sua perspicacia è quando Edward le spiega che in realtà i Vampiri non hanno bisogno di respirare e che lo fanno solo per abitudine, sapendo questo scatta la domandona furba : ma per quanto puoi stare senza respirare ? Allora, ci sei o ci fai ? Se ti ha detto che loro non hanno bisogno di respirare e che lo fanno solo per pura abitudine,  secondo te la risposta quale potrà mai essere ? Questo ci riporta alla banalità sconcertante dei dialoghi, che quando non sono melensi sono del calibro : “Il cielo è blu” “Ah sì, hai ragione” oppure “E se io fossi il cattivo ?” Embeh ? Tanto non fai del male a nessuno, anzi, salvi chi è in difficoltà, sei cool, sei ricco e puoi andare lo stesso a spasso di giorno, non mi sembra che tu te la stia passando particolarmente male. Già, mi ero scordata questo piccolo e insignificante particolare : i Vampiri dell’universo di “Twilight” (che poi è il nostro) non temono la luce, nemmeno quella del sole.

Arriviamo al momento in cui scatta il colpo di fulmine, è subito amore eterno ed incondizionato, ma analizziamo un po’ questo splendido amore.

Da parte di Bella: Stanno insieme perché lui è sooooo damn perfect and so fucking hot !

Da parte di Edward: -A lui piace Bella a causa del suo profumo (o meglio, il profumo del suo sangue), è come il mio rapporto con i Pan di Stelle insomma, non si può vivere senza e se me li togliessero dovrei farmi ricoverare in crisi d’astinenza. Già, perché Edward lo dice chiaramente che dovrebbe allontanarsi, ma non lo fa perché starebbe male per la mancanza, come un drogato. C’era anche uno dei ragazzi che volevano uscire con Bella che dice che Edward la guarda come se la volesse mangiare, direi che avevano capito tutto. Effettivamente ha ragione, non è che desideri ardentemente la sua compagnia, in realtà anela al suo sangue, ma non lo può dire perché sarebbe cattivo e perderebbe il suo alone di incanto se lo facesse.

Quindi, volendola dire tutta, non hanno nulla in comune, ma questo non sarebbe un problema se almeno fra di loro parlassero di cose interessanti o che almeno siano indicative di un background comune. Invece no, quando sono insieme, giustamente, parlano dei Vampiri perché Bella è curiosa (e anche il lettore) oppure si abbandonano a sviolinate pseudo-romantiche, conosciute anche come : cumulo di banalità e idiozie trite e ritrite.

Punto positivo di “Twilight” è senza dubbio la scorrevolezza, unita ad una estrema semplicità del linguaggio. Certo, usare un po’ di sinonimi ogni tanto non sarebbe male, ma in fin dei conti non me la sento di affermare che questo libro sia scritto particolarmente male. Io non amo la semplicità, ma non la definirei negativa, soprattutto perché il target reader andrebbe in confusione se dovesse leggere qualcosa di appena più articolato di “soggetto + verbo + complemento oggetto + aggettivo banale e ripetuto all’infinito”.

L’autrice ha reso noto che l’idea per questo capolavoro le è venuta da un sogno; ma chi vuole prendere in giro ? Ha creato personaggi e situazioni talmente stereotipate e insulse che la ricerca di marketing che sta dietro a “Twilight” è evidente. Nell’epoca degli emo e della moda dark cosa c’è di meglio di un Vampiro ? Ma logicamente un Vampiro-Principe Azzurro per raccogliere una massa più grande di lettrici !

Di Eveline

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