Le nostre nonne, sempre ferrate in stile e Bon Ton, insegnano: “Il vero signore si
riconosce a tavola e al tavolo da gioco”.
Impariamo le regole del Bon Ton, per riconoscere il nostro principe azzurro!
Arrivati al ristorante l’uomo precede la donna, tenendo aperta la porta, Il principio è che l’uomo deve
fare da ‘parafulmine’ alla donna entrando per primo in un qualsiasi
luogo pubblico, e controllando in tal modo anche che il luogo sia ‘consono’.
La coppia resta in attesa di un cameriere che li accompagni al tavolo. La donna siede nel posto migliore, ovvero rivolta verso la sala, ed il cameriere o l’uomo che
l’accompagna devono spostare la sedia per farla accomodare.
A tavola il comportamento da tenere deve essere rigoroso.
Per le richieste al cameriere e per la scelta delle portate un tempo le donne non
rivolgevano si direttamente al cameriere ma era l’accompagnatore a parlare per
loro. Oggi tale procedura è superata; tuttavia alcuni uomini preferiscono far
tutto loro ed alcune donne amano lasciarglielo fare.
Mai eccedere nelle scelte delle portate, optando per piatti troppo costosi, nè scegliendone estremamente economici o si rischierà di mettere in difficoltà, in un caso, o di offendere l’anfitrione, nell’altro.
Tutti i tipi di pasta lunga non vanno mai tagliati ma arrotolati intorno alla forchetta e
senza l’aiuto del cucchiaio.
Il tovagliolo non và allacciato intorno al collo, ma semplicemente appoggiato
sulle ginocchia
I gomiti non si devono appoggiare mai sulla tavola, bensì tenuti accostati alla persona
anche quando si taglia il cibo, solo i polsi si possono appoggiare.
E’ rigorosamente vietato quando si beve del brodo o una sostanza liquida emettere
gorgoglii o altri rumori.
Non riempite mai la bocca di cibo a dismisura, sarà il cibo a venire portato alla bocca e
non viceversa.
Quando si termina di mangiare, si dovrà porre il coltello e forchetta riuniti al centro del piatto, con i manici rivolti verso sé stessi.
Il pane si spezza con le mani facendo cadere le briciole sul piattino, vietato assolutamente strapparlo con i denti o tagliarlo con il coltello.
La “scarpetta” vietata nei pranzi formali è consentita a condizione che il pezzetto di pane sia infilzato dalla forchetta, mai con le mani.
Non si intingono i pezzi di pane nel vino o nella minestra, in quest’ultima è
consentito mettervi dei pezzetti di pane.
Quando si mangia: L’insalata. frittate, omelette, lasagne, crespelle, cannelloni, si utilizza esclusivamente la forchetta e mai il coltello.
Prima di bere ci si dovrà pulire la bocca con il tovagliolo (utilizzando solo
l’angolino) e l’operazione la si dovrà ripetere anche dopo aver bevuto. Se
utilizzate un bicchiere con stelo, prendete il bicchiere alla base dello stelo.
Non è educato soffiare sul cibo o su di un liquido allo scopo di raffreddarlo.
Il caffè: lo zucchero si mescola movendo il cucchiaio dall’alto verso il basso e
vicevers, la tazza si tiene fra il pollice e l’indice della mano destra, mentre l’altra mano sorreggerà il piattino.
Mai lasciare il cucchiaino inoperoso all’interno della tazzina, o alzare il mignolo mentre
si sorseggia il caffè.
Gli stuzzicadenti non dovranno mai apparire sulla tavola, non vanno mai usati nè
durante il pasto né dopo, chi ne avesse proprio bisogno li troverà all’uscita
del ristorante e li utilizzerà in toilette
In caso di emissione di rumori corporali non bisogna assolutamente chiedere scusa, i
presenti potrebbero non essersene accorti.:)
Non assaggiare dal piatto di altri e se lo fate assicuratevi che la persona che vi
offre l’assaggio sia sinceramente disposta.
In caso di problemi, chiedere del direttore o del proprietario e non lamentarsi con il cameriere.
Il conto, per tradizione, va pagato dall’uomo, a meno che non sia stata la donna a fare
l’invito.
In uscita gli uomini aiuteranno le donne ad alzarsi e ad indossare il soprabito e le seguiranno. Giunti alla porta saranno i primi ad uscire per poi tenere la porta alle signore.