Si è aperta, ieri sera, la stagione lirica dell’Opera di Roma, sul palcoscenico Riccardo Muti, a dirigere magistralmente “Macbeth” di Giuseppe Verdi, regia del tedesco Peter Stein. Ospite d’onore il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che nel palco Reale sedeva fra la moglie Clio e il sindaco di Roma Gianni Alemanno, presidente del Teatro dell’Opera.
 Presenti molti esponenti del mondo politico. Lo spettacolo inizia trionfalmente con l’Inno d’Italia, ed applausi molto calorosi. Al termine di una maratona musicale di
 quasi quattro ore, il pubblico ha tributato a tutti gli artisti un applauso
 molto intenso.
Molto apprezzata la protagonista femminile il soprano ucraino Tatiana Serjan (Lady Macbeth) nonché il protagonista, il baritono uruguaiano, Dario Solari. Questo Macbeth segna il primo incontro di Giuseppe Verdi con i personaggi Shakespeare. Composta nel
 1847, l’opera venne rivista dal compositore per la prima parigina del 1865, Stein
 ha curato anche i costumi e le 
scene, la sua regia è davvero.
Splendida la scena degli orribili diavoli bianchi, che appaiono all’improvviso in mezzo agli alberi scossi dal vento; tre figure che ricordano la pittura visionaria degli
 incubi di Heinrich Fussli. La musica di Verdi esalta il personaggio di Macbeth,
 tormentato guerriero, spinto dalla moglie assetata di potere ad assassinare il
 re Duncan; la Lady Macbeth, che non si ferma davanti ad alcun delitto per
 conquistare il trono e, naturalmente, le tre streghe, che pronosticano a
 Macbeth che sarà re, fino a quando la foresta di Birnam si metterà a muovere:
 un verdetto ambiguo, che si chiarisce solo quando l’esercito dell’erede al trono
 legittimo darà l’assalto alle truppe di Macbeth nascondendosi dietro rami
 d’albero tagliati.
