Bansky è uno dei maggiori esponenti della Guerrilla Art, forma artistica nata tra Los Angeles e New York che mira alla riconversione dello spazio pubblico e dove l’opera e l’ambiente in cui questa è posta costituiscono un tutt’uno indivisibile.
Le opere di Banksy sono spesso a sfondo satirico e hanno come temi principali la politica, l’etica e la cultura.
Sebbene le opere di Banksy siano quotate milioni di dollari, egli preferisce rimanere anonimo e confondersi con la gente comune.
I suoi stencil hanno cominciato ad apparire alla fine degli anni 80 a Bristol e successivamente nelle maggiori capitali europee.
Banksy ha raggiunto la notorietà anche grazie alla sua abilità nell’entrare nei maggiori musei del mondo per appendere delle sue opere, in perfetto stile settecentesco, ma con l’aggiunta di particolari anacronistici, tra gli altri dipinti già presenti.
Passeggiando per Londra è possibile vedere vari stencil di topi, i famosi rat, scelti dall’autore in quanto odiati, cacciati e perseguitati, eppure capaci di mettere in ginocchio intere civiltà.
Uno dei suoi più famosi murales, quello con gli attori di Pulp Fiction che stringono banane anziché pistole, è stato recentemente rimosso: il suo valore stimato si aggirava intorno ai 400 mila euro.
La sigla della puntata dei Simpson andata in onda il 10 ottobre 2010 è stata creata da Banksy; essa mostra provocatoriamente immagini di sfruttamento della manodopera minorile e violenza sugli animali.
Nel 2005 ha realizzato dei murales, che sembrano dei veri e propri squarci nel muro, sulla barriera che separa la Palestina da Israele. A chi gli ha fatto notare che è illegale adornare un muro alla sua maniera, soprattutto in una situazione delicata come in quella terra di conflitti, ha risposto: “Qui è il muro stesso a essere costruito illegalmente, come ha stabilito la Corte Internazionale di Giustizia”.
L’anno scorso ha presentato al Sundance Festival il suo primo film: “Exit Through the Gift Shop”. Il lungometraggio racconta la vita dell’artista facendo emergere forti critiche nei confronti dell’establishment artistico e del consumismo che ne deriva.
Nel 2006, Banksy ha fatto circolare per 48 negozi inglesi delle copie parodia dell’album “Paris” di Paris Hilton, modificandone il titolo, la musica e le immagini. Ecco il video!
Alcune opere di Banksy:
Opere