Il gruppo è nato da una iniziativa di Alberto Giarrizzo e da una idea semplicissima: archiviare le storie della sua infanzia, quelle che Alberto raccontava a sua figlia e che a lei piacevano tantissimo, a un punto tale che gliele richiedeva sempre.

”Papa’, mi racconti di quando eri piccolo?”. Nasce da questa elementare domanda, che ogni bambino prima o poi rivolge al proprio genitore, un originale caso di editoria online che al contempo sposa la causa della solidarieta’ con i bambini. I piu’ svantaggiati, proprio quelli che senza un aiuto da chi ha di piu’, potrebbero non avere mai la fortuna di aprire un libro. Alberto Giarrizzo, un consulente economico di Siracusa, di fronte alla richiesta della propria figlia, ha pensato di non limitarsi a raccontarle qualche ricordo d’infanzia la sera prima di dormire: scrive un racconto, poi pensa che fermare frammenti ‘du temps perdu’ e’ un’esigenza che probabilmente anche altre persone sentono. Pensa pure che condividere questi momenti con genitori che si sono sentiti porre la stessa domanda dai propri figli sarebbe un’opportunita’ educativa quanto piacevole. Riflette che oggi il mondo di internet e dei social network rende assai piu’ facile di una volta una simile operazione: cosi’ fonda su Facebook il gruppo ”Quando io ero piccolo” e

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vi posta il suo primo racconto, ben presto seguito da quelli dei suoi amici, tra cui Augusto Montaruli, torinese, ex dipendente HP, che diventa animatore del gruppo e promotore di questo nuovo progetto. Da questo primo spunto, il gruppo è diventato un luogo aperto a tutti, nel quale le persone hanno ritenuto, liberamente, di raccontare e conservare i ricordi della propria infanzia. Sono, quindi, arrivati i primi racconti e le prime adesioni. Lo scopo principale quindi si è leggermente modificato ed è diventato quello di raccontare e condividere ricordi. Un gruppo nel quale chi aderisce è anche parte attiva e viva di una memoria collettiva. Con la rapidita’ che solo il web e’ in grado di accendere, il ”passaparola 2.0” porta gli iscritti al gruppo a superare le mille unita’ .

Di LaDea

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