Benvenuti nel mondo delle web chat, il sottostimato e sottovalutato universo delle chiacchiere virtuali già pronte e apparecchiate sul browser Internet, dove si entra e chatta senza dover scaricare e configurare complicati programmi e senza registrazione Basta raggiungere uno dei tanti siti che offrono questo servizio gratuito (il numero cresce in continuazione), cliccare su “entra in chat”, e si comincia.
Dal computer dell’ufficio, dall’università, da casa. La mattina, all’ora di pranzo, il pomeriggio, la notte. Basta scegliere un nickname, un soprannome, e parte la chiacchiera. Un computer e una tastiera, basta poco per “parlare” ed “essere parlati“
Difficile comunque ignorare l’esistenza di tutti questi nick quanto meno fantasiosi e di tutte queste parole che viaggiano da una parte all’altra di un’Italia internettiana appena alfabetizzata. Eppure, questa realtà di chat in orario di lavoro e di studio non può essere ignorata. Quando è cominciato, e di che portata è questo fenomeno? E quanto potrebbe modificare la giovane Rete italica? Nessuno lo sa. Di questi nuovi chattatori, molto diversi dai pionieri notturni delle Bbs prima e di Irc poi, non si sa nulla. Quel giorno, quando nel web ha cominciato a riversarsi questa valanga di intimità e di privato, gli studiosi di Internet e gli esperti in comunicazione si erano distratti, chi a studiare il commercio elettronico, chi le nuove frontiere della firma digitale, chi la privacy, chi le problematiche delle reti civiche.
Sono molti, e in costante crescita, gli utenti che entrano in chat e cercano in Rete amici ed emozioni. Lo vediamo dal fatto che nelle web chat c’è gente che chiacchiera fin dal primo mattino.Il che significa che ovunque ci sia un computer collegato alla Rete, c’è una buona probabilità che l’utente stia chattando.
Come usa la chat l’utente?
“Un’orda di barbari”: così erano stati definiti quei ragazzini rumorosi dai fondatori di “CommuniTree”. E oggi, il nostro web chattatore da ufficio e da università, è anche lui un barbaro?
Uno che usa la Rete in modo poco nobile, che sta sempre a discutere con i suoi amici virtuali se, per chiacchierare in santa pace, sia meglio cerca persone, cerco amico o cerco amore?
Prima il fenomeno delle chat era limitato a pochi eletti, adesso è avvenuta la “massificazione”: “Ad un certo punto, in questi ultimi anni, è successo che andare su Internet è diventato facile. Collegarsi da casa è diventato alla portata di molti. Così si entra nelle chat. Quelle sul web sono facili da usare, non è necessario essere telematici esperti. Chi ci entra resta affascinato. Perché ha voglia di parlare, perché davanti al monitor le persone si sentono più libere, e tante inibizioni, tante timidezze scompaiono.
Le web chat sono enormemente aumentate di numero, il tipo di conversazione fa pensare che non ci siano più solo ragazzini, il fatto che si chatti dall’ufficioo dal lavoro fa della chat un fenomeno molto rilevantee in continua crescita.
Allora che aspetti? Entra anche tu nella nostra web chat